La foto che vedete qui sotto non è un falso. Ho chiesto in giro e mi hanno mandato questo link. Rimanda proprio al sito del Ministero della Salute.
Ora. Che si fosse partiti col piede sbagliato, per pubblicizzare l’ormai malfamato “Fertility Day 2016”, è cosa chiara. Si premeva su tasti pericolosi e la rete, in tutta la sua magniloquenza, l’ha fatto notare con abbondanza di ironia. Ma qui, onestamente, si dà il destro al detto veneto “Xe pèso el tacòn del buso” (È peggio la riparazione del danno).
Con questa meravigliosa pubblicità si vorrebbero invitare i giovani a mantenere corretti stili di vita in modo da aumentare la possibilità di essere fertili e creare così nuove famiglie. Sul merito non si discute. Non è il nostro mestiere. Però ragazzi, questo cartello graficamente ricorda la copertina di certi opuscoli religiosi, c’è anche quell’effetto sfocatura che fa tanto “Torre di Guardia”.
Le “buone abitudini” sono rappresentate da quattro giovani bianchi americani al mare, che si ammassano uno sopra l’altro dando l’idea di essere superfighi e superfelici: biondi, sbarbati, in canotta e con gli occhi azzurri. I “cattivi compagni” sono due afroamericani che fumano un bong con una ragazza dai capelli neri e un uomo, in primo piano, che forse pippa cocaina oppure è talmente ubriaco da non riuscire a tener su la testa. E l’atmosfera è tanto satura di fumo che l’aria è gialla. Dai… l’aria gialla non si vedeva neanche in “Trainspotting”.
In pratica: prima di tutto, per avere stili di vita (corretti o meno) occorre essere americani. Gli italiani, gli stili di vita, se li scordano. Poi: se volete essere bravi, fare figli e essere felici dovete andare al mare, ammucchiarvi uno sopra l’altro per fare una foto e sorridere. Quindi poche caramelle e lavarsi i denti anche tre volte al giorno. Altrimenti diventate sterili. Se, al contrario, avete l’anima oscura, chiudetevi in casa a fumare canne e a bere con gente di colore.
E buon Fertility Day a tutti!
Alessandro Boriani